comunicato stampa - Comitato Villanova 05.01.2005
IL PORTO TURISTICO A FALCONARA Gli ambienti favorevoli alla realizzazione del porto Carletti/Bohigas sostengono che il progetto rappresenti “l'alternativa verso un futuro credibile” nei confronti di una pesante realtà industriale come l’API, la dimostrazione che sarà possibile creare occupazione con qualcosa di diverso dall’industria pesante. Noi riteniamo che creando un altro problema ambientale ed urbanistico (quel porto con quella contigua, massiccia edificazione) non si superi il problema API!
Infatti riteniamo che il problema API
sia, in primo luogo, un problema energetico complesso e che, come
tale, avrebbe dovuto essere impostato e risolto dalla Regione Marche al
momento del “rinnovo della concessione”.
Ambedue i problemi (raffineria API e
progetto Carletti/Bohigas) sono portatori e generatori di problemi
ambientali. concentrazione di nuove residenze a ridosso di un’industria a rischio di incidente rilevante; incremento esponenziale del traffico automobilistico e nautico e conseguente incremento dell’inquinamento atmosferico e marino; ulteriore, estesa erosione della costa a nord di Falconara (Marina di Montemerciano, Marzocca di Senigallia). Dunque riteniamo che i sostenitori del progetto Carletti/Bohigas non abbiano accettato la sfida “dell’apertura della città sul mare” bensì stiano pericolosamente sfidando i limiti naturali di un territorio ed i rischi connessi con ciò che già esiste ed è considerato come un pericolo per l’ambiente, il territorio e la comunità! ____________________________ comunicato stampa - Comitato Villanova 27.12.2005
PARTECIPAZIONE: Le dichiarazioni di alcuni
consiglieri comunali riportate dagli Organi di informazione all'indomani
dell'ultimo Consiglio comunale -
Dopo la confusione palesata nei propri interventi in Consiglio da Maiolini dello SDI e da Di Mattia dei DS, i quali hanno confuso l'iter partecipativo attivato per il Piano di Recupero Falconara Nord - Villanova (Contratto di quartiere II) con uno MAI ESISTITO per il progetto Bohigas, è toccato anche ai consiglieri Barchiesi (DS) e Giovanni Graziosi (Margherita) evidenziare una profonda e preoccupante confusione su che cosa sia la PARTECIPAZIONE. Il consigliere Graziosi parla di "riunioni aperte alla cittadinanza per illustrare il progetto, alla presenza dello stesso Bohigas" e non si accorge che con le sue parole conferma che sul progetto del porto è stato fatto il contrario di ciò che prevede la PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI. Infatti "illustrare" un progetto già pronto - come è stato fatto dall'architetto Bohigas e dall'Amministrazione comunale - significa soltanto informare dettagliatamente i cittadini su qualcosa rispetto al quale non hanno potuto dire nulla nè prima nè durante. Il consigliere Barchiesi sostiene invece che "per l'Amministrazione la partecipazione è la regola": è evidente che è una regola che non è stata applicata al progetto del porto turistico in quanto NON E' STATO MAI ATTIVATO UN ITER PARTECIPATIVO PER IL PROGETTO BOHIGAS! L'unico iter partecipativo attivato e MAI CONCLUSO è stato quello relativo al Contratto di Quartiere II (Villanova - Falconara Nord), connesso al progetto Bohigas ma riferito specificamente alla riqualificazione di tutto ciò che starà dietro al porto e alla nuova urbanizzazione sul mare! Piuttosto i consiglieri Barchiesi e Maiolini dovrebbero spiegare ai residenti di Villanova (quartiere dove risiedono e dove hanno ricevuto voti per la propria elezione) come mai essi stessi - favorevoli al porto - non si siano mai attivati nel quartiere per far conoscere il progetto Bohigas già dalle prime fasi della progettazione e permettere ai residenti di interloquire su di esso. E' evidente che il concetto di partecipazione non fa parte del dna della giunta Carletti nè dei consiglieri che la sostiene. Per questi consiglieri e per il Sindaco Carletti i residenti di Villanova e Falconara Nord sono semplici variabili dipendenti del progetto del porto. Al contrario i residenti
di Villanova ed il Comitato di quartiere hanno dimostrato che cosa sia
la PARTECIPAZIONE dimostrando che chi possiede case e vive da
generazioni sul mare ha desideri ed aspettative che non possono essere
ignorate. Il progetto Bohigas/Carletti del porto turistico è l'antitesi del "recupero dell'originario rapporto del centro urbano con il mare"! ____________________________ comunicato stampa - Comitato Villanova 22.12.2005
IL
PROGETTO DEL PORTO E’ BLINDATO!!
Come prevedibile, al
Consiglio comunale di ieri la maggioranza del Sindaco Carletti ha tirato
avanti diritto ed ha approvato l’inserimento del porto turistico
all’interno dei contenuti del PRG. La BLINDATURA del progetto del porto a Falconara da parte del Sindaco Carletti è stata la condizione da subito palesatasi ai cittadini falconaresi: un progetto soltanto illustrato e mai preceduto né accompagnato da alcun iter partecipativo che includesse le aspettative e le problematiche di chi vive nella porzione di città interessata da un progetto così invasivo!
Assistendo alla
discussione in Consiglio comunale è stato sorprendente scoprire quanto
alcuni consiglieri di maggioranza che sostengono il progetto del porto
confondano ed ignorino.
E’ evidente che il
concetto di partecipazione non fa parte del dna della giunta Carletti né
dei consiglieri che la sostiene con l’aggravante di alzare barriere
invalicabili di fronte all’impegno, questo sì partecipato, dei
cittadini. Il comportamento della maggioranza che governa Falconara è speculare al comportamento della maggioranza che governa l’Italia, nonostante il colore partitico diverso: DECISIONISMO sulle grandi opere e RULLO COMPRESSORE sulle esigenze ed aspettative della popolazione! ____________________________ comunicato stampa - Comitato Villanova 21.12.2005
PROGETTO
BOHIGAS:
Quello che l’Ordine del
giorno del Consiglio comunale di Falconara convocato per mercoledì 21
chiama “Aggiornamento del foglio di APU 2 del PRG '99” è in
realtà una variazione dell’indirizzo del Piano
Regolatore di Falconara M.ma in quanto il Progetto Bohigas di porto
turistico verrà inserito all’interno dei contenuti del PRG.
Dove sono finiti i
residenti di Villanova e Falconara Nord che possiedono case e vivono da
generazioni sul mare? Al contrario i residenti di Villanova ed il Comitato di quartiere hanno dimostrato che cosa sia la partecipazione producendo linee di progetto ispirate ad uno sviluppo rispettoso della storia e dell’ambiente dell’intera Falconara.
Il progetto Bohigas del
porto turistico è l’antitesi del “recupero dell’originario rapporto
del centro urbano con il mare” che l’Amministrazione Carletti sta
propagandando da anni!
L’odierno quartiere
Villanova e le abitazioni fino a via Roma saranno letteralmente murate
dalla massiccia edificazione di quattro piani sul fronte mare!
Ci auguriamo che i
Consiglieri comunali si rendano conto della reale portata di questa
modifica del PRG. ____________________________ lettera al Comune di Falconara - Comitato Fiumesino 15.12.2005 Falconara, li 15.12.2005 AL COMUNE DI FALCONARA M.ma e per conoscenza,
AL PRESIDENTE DELLA AL PRESIDENTE DELLA AGLI ORGANI di INFORMAZIONE OGGETTO: Processo di Valutazione Ambientale Strategica applicata alla Variante PRG’99. Invito alla partecipazione al processo decisionale. Si fa riferimento alla lettera , Prot. N° 61737, datata 09.11.2005, di pari oggetto. La scrivente Associazione ha riflettuto sul contenuto della lettera in riferimento, anche dopo aver consultato il sito di codesta Amministrazione ed in particolare il "Portale Internet del processo di Valutazione Ambientale Strategica, inaugurato lo scorso 28 Aprile" ed il rispettivo " FORUM ". Dopo aver constatato che lo stesso "Forum" è completamente vuoto, cioè che in esso sono completamente assenti osservazioni o proposte o commenti, si ritiene opportuno far conoscere direttamente agli Amministratori del Comune di Falconara, della Regione e della Provincia, l’opinione, a riguardo, dei cittadini residente nel Quartiere di Fiumesino. La scrivente Associazione non ritiene legittimo tale "Forum", in quanto non si ritiene valida una consultazione della popolazione attraverso un sito internet che, ovviamente per vari evidenti motivi, non è accessibile alla generalità dei cittadini. L’ iniziativa pertanto non assume l’aspetto serio e completo di un confronto con una popolazione, ma solo una scappatoia formale burocratica. Peraltro, il progetto di cui trattasi è stato già redatto e noi riteniamo che non si possa avviare una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e, quindi dare vita ad un contraddittorio con i cittadini o a una consultazione dei medesimi su progetti già redatti che dovrebbero essere realizzati insieme o, quanto meno, che dovrebbero essere esposti prima della loro stesura. Pertanto i cittadini residenti nel quartiere di Fiumesino non riconoscono tale "Forum" valido ad offrire "la possibilità a chiunque di apportare il proprio contributo" e "concorrere alla determinazione delle scelte di sviluppo e trasformazione del territorio". Codesta Amministrazione Comunale sa bene, - ed anche quella Regionale e quella Provinciale ben sanno - quanto noi siamo contrari alla realizzazione del "BY-PASS" ferroviario, avendo manifestato più volte e in svariate sedi la nostra contrarietà a tale progetto che verrebbe a deturpare il nostro territorio, a chiuderci in una morsa asfissiante e a svalutare ancor di più le nostre proprietà; ed ora ce lo ripropone già pronto, in un programma già fatto "invitandoci a partecipare al processo di decisione" ! A noi, questo modo di comportarsi, sembra una presa in giro, se non addirittura una provocazione. Premesso tutto quanto sopra ci riserviamo
di intraprendere iniziative volte a individuare i contenuti per un
possibile progetto concernente la riqualificazione del quartiere che sia
reale espressione della volontà dei cittadini medesimi e corrispondente
alle esigenze della zona per la sua riqualificazione e valorizzazione. |
comunicato stampa 29.12.2005
COORDINAMENTO
DEI COMITATI _______________________________________
I RIFIUTI VANNO RIDOTTI, DIFFERENZIATI
E RICICLATI PER DAVVERO! Lo scrivente Coordinamento dei Comitati per la difesa del territorio, della salute e dell’ambiente rileva come il Piano di gestione dei rifiuti della Provincia di Ancona stia incontrando forti difficoltà attuative a causa di una gestione non adeguata da parte dell’Assessorato all’Ambiente e non in linea con le disposizioni emanate dagli stessi organi legiferanti sia della Provincia che della Regione. La protesta dei cittadini di Chiaravalle, Monte San Vito, Montemarciano, Morro D’Alba e Filottrano ha evidenziato scelte confuse che hanno lasciato ampio e immotivato margine ad eccessive discrezionalità (ad esempio l’individuazione e la localizzazione dell’impianto di selezione, compostaggio e trattamento dei RSU in località Galoppo di Chiaravalle da parte del Consorzio ConeroAmbiente in difformità da quanto stabilito dai Piani regionale e provinciale dei rifiuti). Il Coordinamento ritiene che, in primo luogo, le scelte relative alla gestione dei rifiuti nel suo complesso non devono e non possono concentrarsi unicamente sulla fase finale dello smaltimento (discariche e/o inceneritori), come sta avvenendo nel bacino 1 in questi mesi, ma devono avere come priorità un’azione decisa per la riduzione della produzione dei rifiuti, per la massima differenziazione nella fase della raccolta e per il conseguente riciclaggio di tutti i materiali recuperabili. Il Coordinamento denuncia che fino ad oggi:
L’obiettivo minimo posto nel 1997 dal Decreto Ronchi, cioè il 35% di differenziata sul totale dei rifiuti raccolti per il nostro territorio, è ancora lontano. Il Coordinamento denuncia anni di incomprensibile ritardo nell’avvio della raccolta separata della frazione organica dei rifiuti, che rappresenta quasi il 30-40% del totale dei rifiuti solidi urbani prodotti. Inoltre anche sulla problematica dei rifiuti i cittadini, che hanno ripetutamente espresso la necessità di vedere garantita una gestione corretta del ciclo dei rifiuti sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico, vogliono avere la concreta possibilità di intervenire per evitare decisioni non condivise, impopolari e ambientalmente ed economicamente dannose. Quanto all’impianto di compostaggio, selezione e trattamento dei rifiuti per il bacino n. 1 questo dovrebbe essere collocato in una zona industriale (così come indicato dall’art. 19 del Decreto Ronchi), dove l’impatto ambientale sarebbe sicuramente minore, e certamente non nei pressi di aree abitative o comunque nell’ambito di esse,– soprattutto lì dove la popolazione ha già sopportato per anni la presenza di una discarica, come nel caso del Galoppo - e tantomeno nelle aree già definite ad alto rischio ambientale, come l’A.E.R.C.A. Se è vero che l’impianto deve essere baricentrico rispetto alla geografia della produzione dei rifiuti e che la sua immediata realizzazione risponde innanzitutto alle esigenze del Comune di Ancona, come recentemente chiarito dal Vicesindaco Simonetti, allora ne consegue che la migliore soluzione sarebbe proprio collocarlo in una zona industriale del capoluogo, che oltre a presentare la migliore situazione di viabilità, avrebbe la minima distanza dai maggiori centri di produzione (Ancona, Osimo, Falconara). Il Coordinamento invita inoltre ad aprire un confronto anche sulla tecnologia scelta per l’impianto proposto da Conero Ambiente. Quali risvolti economici, ambientali e sociali produrrà? Quali alternative esistono? Perché ConeroAmbiente ha proposto un impianto con il quale una fetta consistente di ciò che uscirà è rappresentato dal combustibile da rifiuti? Il CDR è composto da materiali che altre tipologie di impianto potrebbero ulteriormente selezionare e avviare a riciclo, con benefici anche in termini occupazionali, oltre che ambientali. Prima di adottare una soluzione impiantistica riteniamo fondamentale che i Sindaci e i cittadini sappiano dove si prevede di bruciare il CDR e quali saranno gli impatti per l’ambiente e per la popolazione. Non va dimenticato che oltre a produrre elettricità, la combustione dei rifiuti produce emissioni pericolose quali diossine, metalli pesanti e ceneri. Le strategie da attuare per raggiungere gli obiettivi sono alla portata delle nostre comunità e devono essere attuate con la massima priorità e con volontà unanime da tutti i Comuni della Provincia, nonché dalla Provincia stessa nei suoi poteri di programmazione e dai Consorzi e dalle Aziende già costituiti per la gestione dei rifiuti, con la possibilità di fondere finalmente i due bacini nell’ambito territoriale ottimale provinciale. |
PRESENTAZIONE
Associazione Comitato quartiere Villanova
Relatori:
Arch. Carlo Brunelli
Arch. Giovanni Angelelli
Sabato 22 Ottobre
2005, ore 11:00
ex Scuola Elementare Lorenzini - Villanova Via F. Campanella, 2 Villanova – Falconara M.ma Sono invitati: |
CENTRALI
API, BY-PASS FERROVIARIO E RIQUALIFICAZIONE:
LE SOLUZIONI SBAGLIATE ED I PARADOSSI SONO EVIDENTI MA SIAMO, COME SEMPRE, PRONTI A CONFRONTARCI!!! 29/09/2005 - comunicato stampa - alla cortese attenzione del Corriere Adriatico
COMITATO DEI CITTADINI RESIDENTI A
VILLANOVA - FALCONARA A parte il fatto che gli scriventi Comitati non hanno mai “inventato polemiche” o paradossi inesistenti”, e la realtà delle cose che accadono e sono accadute lo dimostra, vorremmo fare alcune puntualizzazioni sulla nota della Margherita apparsa sul Corriere Adriatico del 21 c.m. Al tono
sorprendentemente “alterato” della risposta della Margherita di
Falconara ai Comitati Villanova, Fiumesino e “25 Agosto”, non fa
riscontro una chiarezza di posizione sui problemi del by-pass
API/riqualificazione e nuove centrali elettriche. Anche noi ci battiamo
– e ne abbiamo tutti i motivi - per riqualificare la zona nord di
Falconara, i quartieri Fiumesino e Villanova. E proprio per questo,
vedere legare, come fa la Margherita e la Giunta Carletti, quella
riqualificazione alla realizzazione del by-pass API ci appare una
presa in giro! Un “paradosso”, appunto. Per quanto riguarda,
poi, la messa in relazione del by-pass ferroviario con il progetto
delle nuove centrali API, la Margherita non può tacere che la Regione
ha scelto di togliere l’attuale linea ferroviaria (che l’API ha
inglobato), piuttosto che tenere conto degli studi della SVIM per
l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (commissionati e pagati
dalla Regione Marche) dove si suggerisce l’ipotesi di una barriera
protettiva (o tunnel) della linea ferroviaria! Il “paradosso” nel ragionamento della Margherita di Falconara sta proprio nel sostenere un progetto di presunta riqualificazione territoriale che poggia su un pilastro - il by-pass API - che:
Dunque gli “anatemi”
di Salustri e la richiesta di umiltà sono veramente fuori luogo e di
cattivo gusto. Ma forse quel
richiamo all’umiltà va interpretato più come un desiderio di tacitare
le voci di dissenso dei cittadini che si sono coagulate nei Comitati i
quali, lo ricordiamo a Salustri e alla Margherita, non sono un
prodotto ineluttabile della storia di questa città, bensì il risultato
della distanza abissale che separa chi amministra Falconara dai reali
bisogni dei cittadini e dei quartieri in cui vivono. Pertanto,
nell’evidenziare come la nostra non possa onestamente essere definita
una posizione “sterile e inconcludente”, vi rappresentiamo per
l’ennesima volta il nostro più ardente desiderio: risolvere insieme i
nostri gravi problemi.
CENTRALI API
IL VERO VOLTO DEL SINDACO CARLETTI! QUALCUNO SI OPPONE? 17/09/2005 - comunicato stampa
COMITATO DEI CITTADINI RESIDENTI A VILLANOVA - FALCONARA
Perché i Comitati hanno sempre evitato i
tentativi di cooptazione provenienti dal primo cittadino? Oggi, alla luce della Delibera di Giunta del 14/09/2005, è chiaro che per sostenere il “suo” Progetto del porto e di una massiccia edificazione della costa falconarese il Sindaco introduce l’idea dell’ennesima “convenzione” con la Società API chiamata ora “Patto con il Territorio”, che è una implicita richiesta di denaro all'API la cui ubicazione impiantistica è stata invece contestata e oggetto di programma di riconversione nel nuovo PRG di Falconara. Tutto ciò per consentire all'API di realizzare le due centrali. Ribadendo il nostro fermo NO a qualsiasi nuova centrale all’interno del complesso raffineria API:
Qualcuno nella Giunta falconarese ha “dissentito educatamente” - astenendosi - nei confronti della linea di Carletti, altri, come la Margherita di Falconara, fanno i propri distinguo. Qualcosa si muove, ma sarà tutto oro quello che luccica? Augurandoci che tutti i politici amministratori eletti contrari alla realizzazione di nuove centrali facciano concretamente e da subito la loro parte in maniera incisiva, non possiamo condividere l’alternativa posta dalla Margherita: o le centrali API o il by-pass ferroviario. Per noi tale alternativa è inesistente e mistificante. Ancora una volta da una forza di governo locale il by-pass ferroviario API viene spacciato come unica possibilità di riqualificazione della zona nord di Falconara tacendo che:
Quello che non condividiamo e che ci
preoccupa è il paradosso
insito nel ragionamento della Margherita la quale sottolinea come la
prospettiva urbanistica del Comune di Falconara di realizzare nuovi
interventi sulla costa è incompatibile con la presenza di tre centrali. Ancora una volta non troviamo nella politica la risposta ai veri problemi del territorio ed alle esigenze dei cittadini.
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